Anche Dario Fanchin indossa la maglia Selle San Marco

Anche Dario Fanchin indossa la maglia Selle San Marco

Categorie: SIXS blog

DARIO FANCHIN.

Dal 2013 indossa la maglia del Team Mtb Selle San Marco-Trek, squadra per cui svolge anche il ruolo di accompagnatore. Per lui il brand americano TREK ha predisposto un modello dedicato della Superfly in dotazione al team. Tra le modifiche apportate, ci sono i freni a disco meccanici con unica leva e tutti i comandi portati nella parte destra del manubrio. Dario è raggiante quando parla della sua bici. Appena provata, la descrive come

“fantastica e bellissima. Molto facile da guidare e con prestazioni eccezionali. Ringrazio Trek e Cicli Broccardo per avermi messo a disposizione questo gioiello”.

Fanchin debutterà con il nuovo mezzo al Campionato Italiano Paralimpico Mtb di Spilimbergo che si correrà in occasione della Tiliment Marathon Bike. Conosce il percorso per averlo già disputato lo scorso anno. Una prima parte più facile e poi le insidie del terreno sabbioso dove è difficile pedalare. Ma non si scoraggia. La voglia di salire in bici è tanta e tutto il team sarà lì a tifare per lui.

Per essere campioni nello sport non è detto che sia necessario avere la bacheca piena di trofei e medaglie. C’è chi si merita di essere definito così, per altre ragioni, che lo portano ad essere anche campione nella vita. E’ il caso di Dario Fanchin, anche se a farglielo notare, magari un po’ si arrabbia. Dario, ha un braccio soltanto. Il sinistro è stato amputato quando aveva 21 anni a seguito di un incidente in sella alla sua motocicletta, la grande passione della sua vita. Oggi di anni ne ha quasi 50, ma lo spirito è quello di quando era ragazzo e sognava di correre con la sua moto da cross.

Sempre due ruote, ma senza motore, se non quello delle sue potenti gambe, è il nuovo mezzo con il quale dal 1994 ha iniziato anche a gareggiare, nonostante all’inizio non si facessero carico di responsabilità in caso di infortunio e quindi alla prima corsa si presentò senza licenza e con certificato medico per normodotati. Due ruote “grasse”, quelle della mountain bike, con cui si allena in media sei ore alla settimana, non con obiettivi di vittoria, ma come dice lui

l’importante è arrivare. Pedalo per divertimento soprattutto. Lavoro in un’azienda specializzata in forgiatura e il tempo da dedicare alla bici non è molto. Ci si trova a competere con chi lo fa quasi per professione, quindi per me è già un grande risultato tagliare il traguardo ”.

La mountain bike non è la sua unica passione sportiva. Da sempre amante dei motori, Dario vive da vicino anche il mondo del rally. E’ infatti navigatore del pilota Fabio Frisiero. La prima gara risale al 2005, il rally “Altopiano 7 comuni” prova di Campionato Italiano, in cui la coppia si è classificata 18^ assoluta e 13^ gruppo N. Tra un’uscita in bici e una gara di rally, Dario si diletta in cucina, magari con musica in sottofondo, se i Rolling Stones, il suo gruppo preferito, ancora meglio. La sua specialità? I primi piatti, dai risotti radicchio o asparagi alle spaghettate.

Chi lo conosce, ne apprezza la disponibilità e grande generosità. Soprattutto, resta sempre stupito dalla sua immensa forza caratteriale e dalla capacità di sapersela cavare in ogni situazione. Se gli si chiede, se c’è qualcosa che lui non riesca a fare, Dario vi risponderà con il suo disarmante sorriso “allacciarmi le scarpe, quello proprio no”.

 

Rispondi