Un capitolo a parte lo meritano abbigliamento e accessori. Lycra e affini non entrano in questo mondo. Per il momento vale ancora tutto, ma il look dell’Endurista è, ovviamente, ben lontano da quello ciclistico di chi pratica Ccross country o Marathon. Per la verità, se non per il casco integrale, ricorda poco anche quello sempre più minimalista del discesista moderno: è apparentemente meno tecnico, con pantaloni e maglie larghe che ricordano più il freerider o il rider alla moda da bike park.
Su alcuni punti tecnici però non si transige. Il casco integrale è utilizzato nelle speciali dalla stragrande maggioranza dei partecipanti che se lo cambia durante i trasferimenti con uno più leggero. In realtà il settore è in pieno fermento: esistono caschi aperti specifici per l’Enduro e anche maglie con protezioni in un materiale particolare che s’indurisce solo quando prende il colpo (come i prototipi di casco e maglia SIXS testati da Mirko Pirazzoli, per esempio).
In genere le protezioni sono più leggere adatta anche per pedalare, anche perché tutto quello che serve per le speciali bisogna portarselo dietro anche nei trasferimenti. Lo zaino, con dorso più o meno rigido e il sistema per legare il casco integrale, è quindi più o meno d’obbligo. Le ginocchiere, invece, sono più piccole e senza parastinchi, così quando si finisce la prova speciale si abbassano sulle caviglie per pedalare con maggiore libertà.
Ciclisti o motociclisti – Ciclismo 12-2010
Tags: abbilgiamento | ciclismo | Mirko Pirazzoli | pro tech | rassegna stampa
Un capitolo a parte lo meritano abbigliamento e accessori. Lycra e affini non entrano in questo mondo. Per il momento vale ancora tutto, ma il look dell’Endurista è, ovviamente, ben lontano da quello ciclistico di chi pratica Ccross country o Marathon. Per la verità, se non per il casco integrale, ricorda poco anche quello sempre più minimalista del discesista moderno: è apparentemente meno tecnico, con pantaloni e maglie larghe che ricordano più il freerider o il rider alla moda da bike park.
Su alcuni punti tecnici però non si transige. Il casco integrale è utilizzato nelle speciali dalla stragrande maggioranza dei partecipanti che se lo cambia durante i trasferimenti con uno più leggero. In realtà il settore è in pieno fermento: esistono caschi aperti specifici per l’Enduro e anche maglie con protezioni in un materiale particolare che s’indurisce solo quando prende il colpo (come i prototipi di casco e maglia SIXS testati da Mirko Pirazzoli, per esempio).
In genere le protezioni sono più leggere adatta anche per pedalare, anche perché tutto quello che serve per le speciali bisogna portarselo dietro anche nei trasferimenti. Lo zaino, con dorso più o meno rigido e il sistema per legare il casco integrale, è quindi più o meno d’obbligo. Le ginocchiere, invece, sono più piccole e senza parastinchi, così quando si finisce la prova speciale si abbassano sulle caviglie per pedalare con maggiore libertà.