Tornato dalla trasferta iridata di Ornans il capitano dell’Avion Axevo MTB Pro Team si sottopone ai controlli medici visto il persistere del fastidioso dolore che è stato anche causa del ritiro dopo pochi kilometri di corsa. Coccige incrinato la diagnosi. Stop immediato, riposo forzato e stagione finita anzitempo.
Andora (SV) – Peggio di così non poteva finire. Mirko Celestino, di ritorno dalla Francia, stava già pensando a come poter chiudere in bellezza una stagione che sino ad ora non è stata certo esaltante ne tantomeno fortunata. Alla luce dell’ottimo stato di forma raggiunto in vista dell’appuntamento iridato si guardava già al calendario mettendo nel mirino le ultime occasioni disponibili per raggiungere obbiettivi importanti, ed invece nulla da fare. Dopo la caduta in allenamento sul tracciato di Ornans, Mirko ha accusato sin da subito dolori lancinanti alla parte bassa della schiena, in corrispondenza del bacino, dolori talmente pungenti da rendere quasi impossibile la posizione in sella.
Il nostro capitano si è presentato comunque al via del campionato del mondo limitando al massimo l’utilizzo di antidolorifici o anti infiammatori che hanno solo attenuato il dolore. La gara è durata solo qualche kilometro ed una volta rientrato in Italia il dolore non si è placato e così si è deciso per le visite mediche. Solo l’esame radiologico è stato in grado di suggerire ai medici la diagnosi finale.
“Coccige incrinato” è quanto evidenziato dagli esami. Stop immediato, riposo forzato e stagione finita anzitempo sono le sentenze dei medici. “Di certo non è stata una stagione noiosa – ha commentato serenamente Mirko Celestino – non è andato tutto come avrei voluto, ma per esperienza so che nel mondo del ciclismo ci possono essere stagioni così. Stagioni in cui tutto va storto, stagioni in cui non si riesce a fare o ad ottenere quanto ci si era prefissati.”
“Ma stagioni così nella carriera di un professionista sportivo ogni tanto servono – conclude Mirko – perché aiutano a non accontentarsi mai. Stimolano a riprovarci l’anno dopo, a fare ancora meglio ed a prendersi una rivincita con se stessi ma soprattutto con la sfortuna”
Coccige incrinato per Mirko Celestino
Tags: Avion Axevo MTB Pro Team | mirko celestino
Tornato dalla trasferta iridata di Ornans il capitano dell’Avion Axevo MTB Pro Team si sottopone ai controlli medici visto il persistere del fastidioso dolore che è stato anche causa del ritiro dopo pochi kilometri di corsa. Coccige incrinato la diagnosi. Stop immediato, riposo forzato e stagione finita anzitempo.
Andora (SV) – Peggio di così non poteva finire. Mirko Celestino, di ritorno dalla Francia, stava già pensando a come poter chiudere in bellezza una stagione che sino ad ora non è stata certo esaltante ne tantomeno fortunata. Alla luce dell’ottimo stato di forma raggiunto in vista dell’appuntamento iridato si guardava già al calendario mettendo nel mirino le ultime occasioni disponibili per raggiungere obbiettivi importanti, ed invece nulla da fare. Dopo la caduta in allenamento sul tracciato di Ornans, Mirko ha accusato sin da subito dolori lancinanti alla parte bassa della schiena, in corrispondenza del bacino, dolori talmente pungenti da rendere quasi impossibile la posizione in sella.
Il nostro capitano si è presentato comunque al via del campionato del mondo limitando al massimo l’utilizzo di antidolorifici o anti infiammatori che hanno solo attenuato il dolore. La gara è durata solo qualche kilometro ed una volta rientrato in Italia il dolore non si è placato e così si è deciso per le visite mediche. Solo l’esame radiologico è stato in grado di suggerire ai medici la diagnosi finale.
“Coccige incrinato” è quanto evidenziato dagli esami. Stop immediato, riposo forzato e stagione finita anzitempo sono le sentenze dei medici. “Di certo non è stata una stagione noiosa – ha commentato serenamente Mirko Celestino – non è andato tutto come avrei voluto, ma per esperienza so che nel mondo del ciclismo ci possono essere stagioni così. Stagioni in cui tutto va storto, stagioni in cui non si riesce a fare o ad ottenere quanto ci si era prefissati.”
“Ma stagioni così nella carriera di un professionista sportivo ogni tanto servono – conclude Mirko – perché aiutano a non accontentarsi mai. Stimolano a riprovarci l’anno dopo, a fare ancora meglio ed a prendersi una rivincita con se stessi ma soprattutto con la sfortuna”