Domenica 15 febbraio, ultima prova degli Internazionali d’Italia a Montevarchi, pista rinnovata e con tanto terreno riportato che ha reso il tracciato molto difficile. Doveva essere una pura formalità per Tony Cairoli, ma l’ultima tappa degli Internazionali d’Italia a Montevarchi si è rivelata l’esatto opposto. Per il campione siciliano la gara MX1 è terminata alla prima curva cadendo a causa di un contatto con un’altra moto. Tony purtroppo si è distorto un caviglia. Giornata non fortunata anche per il nostro testimonial SIXS Thomas Marini che pur non brillando durante le prove è riuscito a mantenere una pole nelle posizioni di vertice anche in questa gara.
Qualifiche chiuse col 13° tempo, ma dal terzo a Thomas Marini c’era un secondo, quindi non era preoccupatissimo, lo era per il tracciato che si era scavato tanto con canali profondi 30/35 cm da percorrere per trenta metri , rampe dei salti comprese ed era diventato pericoloso. A conferma della sua preoccupazione, ci sono stati sei infortuni gravi (tutti ingessati con fratture) e piloti che non hanno preso neanche il via.
Internazionali d’Italia a Montevarchi
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Domenica 15 febbraio, ultima prova degli Internazionali d’Italia a Montevarchi, pista rinnovata e con tanto terreno riportato che ha reso il tracciato molto difficile. Doveva essere una pura formalità per Tony Cairoli, ma l’ultima tappa degli Internazionali d’Italia a Montevarchi si è rivelata l’esatto opposto. Per il campione siciliano la gara MX1 è terminata alla prima curva cadendo a causa di un contatto con un’altra moto. Tony purtroppo si è distorto un caviglia. Giornata non fortunata anche per il nostro testimonial SIXS Thomas Marini che pur non brillando durante le prove è riuscito a mantenere una pole nelle posizioni di vertice anche in questa gara.
Qualifiche chiuse col 13° tempo, ma dal terzo a Thomas Marini c’era un secondo, quindi non era preoccupatissimo, lo era per il tracciato che si era scavato tanto con canali profondi 30/35 cm da percorrere per trenta metri , rampe dei salti comprese ed era diventato pericoloso. A conferma della sua preoccupazione, ci sono stati sei infortuni gravi (tutti ingessati con fratture) e piloti che non hanno preso neanche il via.