Chi lo direbbe che questo navigato pilota, smanettone e sgasatore, pieno di polvere e sporco di grasso e benzina e che resiste nell’inferno della Dakar, durante l’anno sta impettito dietro una scrivania nel suo studio da commercialista a Milano? Ma come, è così che si resiste alla Dakar? Si forse si, ci vuole anche fortuna e tenacia, ma soprattutto la testa di fiutare il momento per correre e quello per rallentare, perché il sogno di chi va alla Dakar, non deve essere quello di vincere, ma quello di “vincerla” arrivando in fondo! Così tappa dopo tappa, in sella alla sua Betamotor, Luca Viglio è uno dei tanti eroi di questa Dakar, che umilmente e tenacemente vogliono realizzare un sogno, che poi è il sogno di tutti noi, che lo seguiamo. Come i suoi amici e sostenitori di Endurology che hanno creato un gruppo, con tanto di concorso a premi, non a caso dedicato al pubblico femminile… chissà perché? Luca il commercialista milanese, Luca il ragazzo bello, Luca il pilota tenece, quasi come un pilota ufficiale, Luca che grazie al Team Boano che gli cura la moto, oggi è 79novesimo in classifica. Luca, quel Luca Viglio sul quale hanno cominciato a girare storie e leggende, quel Luca che ingoia Aspirina effervescente senza acqua, che mangia poco e dorme ancora meno, che calcola tutto… o quasi, e sì perché stava per rimanere senza benzina, così con il suo fascino al bivacco di Calama:
“Sono arrivato al rifornimento al rifornimento e la gente è corsa attorno a me per salutarmi e per fare delle foto, per chiedermi da dove venivo, cosa facevo, e io ho risposto, facendomi fotografare con tutti, amici e parenti dei ragazzi che ci aspettano lungo la strada. Finito il rifornimento, sono andato per pagare, e il benzinaio sapete cosa mi ha detto? Non mi devi niente, niente, paghiamo tutti noi per te! Bhe questa è la Dakar, questo è uno dei motivi perché siamo alla Dakar, perché resistiamo ogni giorno alla Dakar, anche per la gente che tifa e ci aspetta una volta all’anno, qui lungo la Dakar.”
P.S. ma lo volete sapere il titolo del Concorso a premi? Si davvero? Allora il titolo è
“Chi sarà la prima a darla a Luca Viglio, dakariano?”
il concorso è aperto a tutte le Endurologhe e non, purché di ampie vedute, naturalmente!
E allora Auguri e Luca e alla o alle Vincitrici! Giocare per crederci.
L’eroe della Dakar, il guerriero Luca Viglio
Tags: Betamotor | Bolivia | Cile | Dakar 2014 | enduro | Endurology | fuoristrada | moto-turismo | motociclismo | motocross | off-road
Chi lo direbbe che questo navigato pilota, smanettone e sgasatore, pieno di polvere e sporco di grasso e benzina e che resiste nell’inferno della Dakar, durante l’anno sta impettito dietro una scrivania nel suo studio da commercialista a Milano? Ma come, è così che si resiste alla Dakar? Si forse si, ci vuole anche fortuna e tenacia, ma soprattutto la testa di fiutare il momento per correre e quello per rallentare, perché il sogno di chi va alla Dakar, non deve essere quello di vincere, ma quello di “vincerla” arrivando in fondo! Così tappa dopo tappa, in sella alla sua Betamotor, Luca Viglio è uno dei tanti eroi di questa Dakar, che umilmente e tenacemente vogliono realizzare un sogno, che poi è il sogno di tutti noi, che lo seguiamo. Come i suoi amici e sostenitori di Endurology che hanno creato un gruppo, con tanto di concorso a premi, non a caso dedicato al pubblico femminile… chissà perché? Luca il commercialista milanese, Luca il ragazzo bello, Luca il pilota tenece, quasi come un pilota ufficiale, Luca che grazie al Team Boano che gli cura la moto, oggi è 79novesimo in classifica. Luca, quel Luca Viglio sul quale hanno cominciato a girare storie e leggende, quel Luca che ingoia Aspirina effervescente senza acqua, che mangia poco e dorme ancora meno, che calcola tutto… o quasi, e sì perché stava per rimanere senza benzina, così con il suo fascino al bivacco di Calama:
P.S. ma lo volete sapere il titolo del Concorso a premi? Si davvero? Allora il titolo è
il concorso è aperto a tutte le Endurologhe e non, purché di ampie vedute, naturalmente!
E allora Auguri e Luca e alla o alle Vincitrici! Giocare per crederci.
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