Mototerapia Vercelli 26 maggio

Mototerapia Vercelli 26 maggio

Qualche anno fa, alle Paraolimpiadi di Seattle, nove atleti, tutti mentalmente o fisicamente disabili erano pronti sulla linea di partenza dei 100 metri.
Allo sparo della pistola, iniziarono la gara, non tutti correndo, ma con la voglia di arrivare e vincere.
In tre correvano, un piccolo ragazzino cadde sull’asfalto, fece un paio di capriole e cominciò a piangere.
Gli altri otto sentirono il ragazzino piangere. Rallentarono e guardarono indietro.
Si fermano e tornarono indietro…ciascuno di loro.
Una ragazza con la sindrome di Down si sedette accanto a lui e cominciò a baciarlo e a dire : ” Adesso stai meglio?”
Allora, tutti e nove si abbracciarono e camminarono  verso la linea del traguardo.
Tutti nello stadio si alzarono, e gli applausi andarono avanti per parecchi minuti.
Persone che erano presenti raccontano ancora la storia.
Perché?
Perché dentro di noi sappiamo che la cosa importante nella vita va oltre il vincere per se stessi. La cosa importante nella vita è aiutare gli altri a vincere, anche se comporta  rallentare e cambiare la nostra corsa.
UNA CANDELA NON CI PERDE NIENTE AD ACCENDERE UN ‘ALTRA CANDELA.

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