The Tough One - Enrico Garavelli

The Tough One – Enrico Garavelli

Sono i primi giorni di Gennaio 2012, ci arriva la mail sotto – logicamente sprizziamo felicità da tutti i pori: sono queste cose che ci rendono orgogliosi! Veri atleti che scelgono SIXS per le loro pazze imprese!
Enrico è sicuramente uno dei più intrepidi piloti di enduro che veste i nostri capi – e quella che segue è la sua testimonianza della “Tough One”

Ciao Marco,
sono Enrico Garavelli, insieme a Stefan Schroch la scorsa estate abbiamo partecipato (e vinto) la categoria expert alla Red Bull Romaniacs vestendo, grazie a te, SIXS.
La mia avventura continua e la prossima settimana parteciperò (sempre in SIXS perchè non sono ancora riuscito a consumare i vostri capi) alla ”The Tough One” in Inghilterra. La gara penso che tu la conosca di fama, io sono l’unico pilota italiano iscritto.
Se ti interessa ti invierei un breve comunicato stampa e delle foto su questo evento da pubblicare sul sito SIXS.
Grazie mille,
Enrico Garavelli


Enrico Garavelli - The Tough One 2012

NANTMAWR QUARRY, SHROPSHIRE, (ENGLAND)
L’aperta campagna del Galles del Nord è stata la suggestiva cornice dell’ottava edizione della “The Tough One”, gara motociclistica di enduro estremo disputatasi domenica 15 gennaio.
L’unico pilota italiano presente alla partenza della categoria Expert (classe che insieme alla Pro disputava la parte di gara più impegnativa) è il medico di Saluzzo Enrico Garavelli, non nuovo ad esperienze estreme di questo tipo.
Per l’ennesima volta il pilota è tornato a casa (intero…!) e con uno splendido risultato: 14° in una gara dove i ritiri (per sfinimento fisico e problemi meccanici) hanno falcidiato i concorrenti: dei circa 100 partenti ne sono arrivati meno della metà.
Il pilota saluzzese ha prevalso sulla fatica e sull’ansia di una gara da tutti descritta come terribile a causa delle difficoltà trialistiche del percorso, reso per giunta proibitivo anche dalle severe condizioni climatiche (tutta la gara sempre sotto lo zero termico, ghiaccio e fango ovunque, trazione inesistente).
Il teatro: una cava di pietra del tipo grande anfiteatro con alte pareti di roccia drittissime, salite allucinanti ghiacciate e infangate. All’interno di questo anfiteatro, per completare il percorso, è stato allestito un percorso “tipo indoor” con cataste di tronchi, giganteschi blocchi di pietra, enormi gomme di aerei e grossi tubi di cemento. Tutto ciò costantemente ricoperto da un velo di ghiaccio e fango.
La gara: partenza di corsa a piedi in salita fino alle moto, quindi due ore e mezza di tempo per compiere il maggior numero di giri. Si parte di pomeriggio tardi, si arriva a notte fonda.
Favoloso lo sportivissimo pubblico, un biglietto (a pagamento) per vedere la gara e congelarsi per bene ad incitare ed aiutare i piloti! E parliamo di un migliaio di spettatori…

Il consiglio che avevo ricevuto dagli inglesi – dice Enrico – era quello di partire con calma, e così ho fatto. Quando ho capito che potevo finire la gara, ho cercato di alzare il ritmo, ma questo portava a sbagliare di più e a esaurire le forze. Così ho cercato di gestire le energie e di non distruggere la moto. Fino alla fine.

I prossimi impegni del pilota saranno probabilmente in Francia e Spagna a primavera, per arrivare a fine giugno a partecipare alla Red Bull Romaniacs, dove difenderà il titolo dello scorso anno con il compagno ed amico Stefan Schrock. E a settembre lo aspetta la “Extreme Lagares” in Portogallo.

Ciao Marco, desidero ringraziarti come al solito per la tua disponibilità, ancora una volta l’abbigliamento SIXS ha dimostrato la sua “estrema” praticità e protezione anche nelle condizioni più critiche. Insieme a SIXS desidero ringraziare il Motoclub Dogliani per il prezioso supporto tecnico ed il team Befurious.com

Giusto per farvi capire di che pasta è fatto il nostro Enrico, date un’occhiata al video sotto!

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