Seconda vittoria consecutiva per la coppia master italo-tedesca composta dall’altoatesino Werner Weiss e da Bernd Hornetz del Baden-Württemberg che ha completato il percorso in 3h50’ e 51 sec. precedendo di un centesimo i favoriti della categoria maschile, il duo austro-tedesco formato da Hans-Peter Obwaller e Johannes BerndlWeiss e Hornetz confermano così la leadership nella classifica generale assoluta oltre a quella nella categoria master.
“Sulla salita verso il passo Rombo Abbiamo fatto l’andatura assieme ai leader della classifica maschile – racconta Weiss – e poi siamo andati in fuga, tutti e quattro, collaborando molto bene e aumentando costantemente il vantaggio rispetto agli inseguitori”.
In campo femminile seconda piazza per la campionessa italiana di cronoscalata, Marina Ilmer di Ciares, che assieme alla compagna tedesca Beate Zanner è giunta al traguardo dio Bressanone dopo 4h35min e 38sec, accusando un ritardo di 2min51sec rispetto alle vincitrici austriache Bettina Schorn e Lisa Pleyer. “Sono contenta - afferma la Ilmer - oggi abbiamo sofferto più di ieri e le vincitrici di tappa ci hanno superato sul passo Giovo. Da Vipiteno verso Bressanone purtroppo non avevamo un gruppo a cui accodarci e perciò abbiamo dovuto fare l’andatura da sole e questo ci è costato parecchie energie”.
L’altoatesino di Cortina all’Adige, Marco Poier, vincitore della TOUR-Transalp 2010, nella categoria Grand Master assieme al tedesco Erwin Hickl si è classificato nuovamente al secondo posto dietro alla coppia tedesco-svizzera composta da Harry Nussbaumer e Peter Hafenrichter. Ottima sesta piazza per l’ex-azzurro di sci Oswald Kerschbaumer di Selva che gareggia assieme al suo compaesano Reinhold Bauer. Nella categoria Mixed il duo composto dalla mountainbiker finlandese Pia Sundstedt e dal tedesco Carsten Bresser ha bissato il successo ottenuto ieri. Undicesima piazza, invece, per la medaglia d’oro olimpica di scherma, Dorina Vaccaroni ed il suo compagno di squadra Giuseppe Cadorin. Domani si svolgerà la terza tappa di 85,01 km e 2.939 metri di dislivello Bressanone a San Vigilio di Marebbe. L’arrivo e previsto intorno alle ore 11.30.Breve, ma difficile.
Sono queste le caratteristiche della terza tappa della Schwalbe-TOUR-Transalp powered by Sigma 2012. Da Bressanone la pista conduce immediatamente in salita in direzione Luson e da qui verso il Passo delle Erbe lungo una strada secondaria tanto sconosciuta quanto ripida. Un’impresa davvero dura. Una fatica che sarà premiata in cima al Passo delle Erbe da un’entusiasmante visione delle Dolomiti: da qui i bastioni di roccia del gruppo delle Odle e di Sasso Putia sono infatti davvero a distanza ravvicinata. Da qui si procede poi in leggera discesa lungo la valle sino a Longega. Arrivati a questo punto, mancherebbero solo pochi chilometri a San Vigilio – sempre se non si fosse deciso di fare il giro per Plan de Corones. Intorno a questa impressionante stazione sciistica ed alla principale via di comunicazione si diramano alcune piccole strade secondarie che si caratterizzano per un elemento comune: quello di non essere piane! Già ai piedi della montagna si raggiunge infatti un’altitudine superiore a quanto si possa credere, giusto per arrivare al “regalo“ conclusivo della tappa, la salita finale che porta al Passo Furcia. Una rampa che partendo da Valdaora porta in alto per 750 metri. Non tanto dunque, ma alcuni tratti con una percentuale al 19% non sono certo da sottovalutare. Dal Passo Furcia alcune sepentine abbastanza insidiose conducono in discesa fino a San Vigilio di Marebbe.
Dal 24 al 30 giugno 2012, 1300 amatori provenienti da 27 Nazioni, di cui 38 trentino-altoatesini, prendono parte alla decima edizione della Schwalbe-TOUR-Transalp powered by Sigma, la più spettacolare corsa ciclistica a tappe lungo le Alpi che si può trovare in Europa. In sette giornate di gara, gli atleti dalla partenza di Mittenwald ed attraverso 17 passi percorreranno le Alpi austriache ed italiane per arrivare sino ad Arco. Con i suoi 808,18 km e 18.877 metri di dislivello, anche l’edizione del giubileo è pronta a mettere a dura prova la condizione atletica dei partecipanti.
Tour Transalp, ancora sigilli di Werner Weiss e Bernd Hornetz
Seconda vittoria consecutiva per la coppia master italo-tedesca composta dall’altoatesino Werner Weiss e da Bernd Hornetz del Baden-Württemberg che ha completato il percorso in 3h50’ e 51 sec. precedendo di un centesimo i favoriti della categoria maschile, il duo austro-tedesco formato da Hans-Peter Obwaller e Johannes BerndlWeiss e Hornetz confermano così la leadership nella classifica generale assoluta oltre a quella nella categoria master.
“Sulla salita verso il passo Rombo Abbiamo fatto l’andatura assieme ai leader della classifica maschile – racconta Weiss – e poi siamo andati in fuga, tutti e quattro, collaborando molto bene e aumentando costantemente il vantaggio rispetto agli inseguitori”.
In campo femminile seconda piazza per la campionessa italiana di cronoscalata, Marina Ilmer di Ciares, che assieme alla compagna tedesca Beate Zanner è giunta al traguardo dio Bressanone dopo 4h35min e 38sec, accusando un ritardo di 2min51sec rispetto alle vincitrici austriache Bettina Schorn e Lisa Pleyer. “Sono contenta - afferma la Ilmer - oggi abbiamo sofferto più di ieri e le vincitrici di tappa ci hanno superato sul passo Giovo. Da Vipiteno verso Bressanone purtroppo non avevamo un gruppo a cui accodarci e perciò abbiamo dovuto fare l’andatura da sole e questo ci è costato parecchie energie”.
L’altoatesino di Cortina all’Adige, Marco Poier, vincitore della TOUR-Transalp 2010, nella categoria Grand Master assieme al tedesco Erwin Hickl si è classificato nuovamente al secondo posto dietro alla coppia tedesco-svizzera composta da Harry Nussbaumer e Peter Hafenrichter. Ottima sesta piazza per l’ex-azzurro di sci Oswald Kerschbaumer di Selva che gareggia assieme al suo compaesano Reinhold Bauer. Nella categoria Mixed il duo composto dalla mountainbiker finlandese Pia Sundstedt e dal tedesco Carsten Bresser ha bissato il successo ottenuto ieri. Undicesima piazza, invece, per la medaglia d’oro olimpica di scherma, Dorina Vaccaroni ed il suo compagno di squadra Giuseppe Cadorin. Domani si svolgerà la terza tappa di 85,01 km e 2.939 metri di dislivello Bressanone a San Vigilio di Marebbe. L’arrivo e previsto intorno alle ore 11.30.Breve, ma difficile.
Sono queste le caratteristiche della terza tappa della Schwalbe-TOUR-Transalp powered by Sigma 2012. Da Bressanone la pista conduce immediatamente in salita in direzione Luson e da qui verso il Passo delle Erbe lungo una strada secondaria tanto sconosciuta quanto ripida. Un’impresa davvero dura. Una fatica che sarà premiata in cima al Passo delle Erbe da un’entusiasmante visione delle Dolomiti: da qui i bastioni di roccia del gruppo delle Odle e di Sasso Putia sono infatti davvero a distanza ravvicinata. Da qui si procede poi in leggera discesa lungo la valle sino a Longega. Arrivati a questo punto, mancherebbero solo pochi chilometri a San Vigilio – sempre se non si fosse deciso di fare il giro per Plan de Corones. Intorno a questa impressionante stazione sciistica ed alla principale via di comunicazione si diramano alcune piccole strade secondarie che si caratterizzano per un elemento comune: quello di non essere piane! Già ai piedi della montagna si raggiunge infatti un’altitudine superiore a quanto si possa credere, giusto per arrivare al “regalo“ conclusivo della tappa, la salita finale che porta al Passo Furcia. Una rampa che partendo da Valdaora porta in alto per 750 metri. Non tanto dunque, ma alcuni tratti con una percentuale al 19% non sono certo da sottovalutare. Dal Passo Furcia alcune sepentine abbastanza insidiose conducono in discesa fino a San Vigilio di Marebbe.
Dal 24 al 30 giugno 2012, 1300 amatori provenienti da 27 Nazioni, di cui 38 trentino-altoatesini, prendono parte alla decima edizione della Schwalbe-TOUR-Transalp powered by Sigma, la più spettacolare corsa ciclistica a tappe lungo le Alpi che si può trovare in Europa. In sette giornate di gara, gli atleti dalla partenza di Mittenwald ed attraverso 17 passi percorreranno le Alpi austriache ed italiane per arrivare sino ad Arco. Con i suoi 808,18 km e 18.877 metri di dislivello, anche l’edizione del giubileo è pronta a mettere a dura prova la condizione atletica dei partecipanti.