Ieri Valentino Rossi ha fatto questa dichiarazione durante la trasmissione “The New Age”:
“cruciali saranno i primi mesi della stagione 2014 per capire se continuare o meno a correre…”
Non è una bandiera bianca, ma certamente una diplomatica preparazione ad una uscita con l’onore delle armi! Un percorso tracciato verso il ritiro dalle corse come pilota. Il Dottore, 9 volte Campione del Mondo, resta il Number One, ci ha fatto sognare con il suo carisma e la sua classe, la sua grinta e il suo coraggio, anche difronte al dolore di dover correre fratturato, anche difronte al dolore per la perdita di un amico…. ma da Campione e stratega sa di non essere più in grado di contrastare sull’asfalto della pista i gringos spagnoli, in primis il neo iridato Marc Marquez e Jorge Lorenzo, il compagno di squadra del “Dottore”. L’inattesa dichiarazione di Vale su Italia 1 sono la ulteriore dimostrazione, se mai qualcuno non se ne fosse ancora accorto, di una sua incredibilmente diplomatica strategia nel condurre la propria carriera e di una capacità di comunicazione difficilmente riscontrabile in un pilota, al pari forse solo del 15 volte Campione del Mondo Giacomo Agostini.
“Da febbraio a giugno i test e le prime sei gare del 2014 saranno cruciali per decidere se continuare o smettere di correre in MotoGP a fine stagione”.
Una frase “buttata” lì… quasi una banalità, una cosa scontata, come direbbe un qualsiasi studente universitario nel corso del suo anno accademico, invece, invece è una sottile strategia del pilota che cerca in una curva difficile la sua via d’uscita. La fatica nel sudarsi il podio negli ultimi anni, le risicate vittorie (tre per la precisione negli ultimi quattro campionati, neppure una all’anno) non sono il meritato epilogo di una carriera. La corsa di Valentino più che in salita oggi parrebbe percorrere una precipitosa quanto pericolosa discesa libera.
Valentino for ever?
Tags: moto | motociclismo | MotoGp | valentino rossi
Ieri Valentino Rossi ha fatto questa dichiarazione durante la trasmissione “The New Age”:
Non è una bandiera bianca, ma certamente una diplomatica preparazione ad una uscita con l’onore delle armi! Un percorso tracciato verso il ritiro dalle corse come pilota. Il Dottore, 9 volte Campione del Mondo, resta il Number One, ci ha fatto sognare con il suo carisma e la sua classe, la sua grinta e il suo coraggio, anche difronte al dolore di dover correre fratturato, anche difronte al dolore per la perdita di un amico…. ma da Campione e stratega sa di non essere più in grado di contrastare sull’asfalto della pista i gringos spagnoli, in primis il neo iridato Marc Marquez e Jorge Lorenzo, il compagno di squadra del “Dottore”. L’inattesa dichiarazione di Vale su Italia 1 sono la ulteriore dimostrazione, se mai qualcuno non se ne fosse ancora accorto, di una sua incredibilmente diplomatica strategia nel condurre la propria carriera e di una capacità di comunicazione difficilmente riscontrabile in un pilota, al pari forse solo del 15 volte Campione del Mondo Giacomo Agostini.
Una frase “buttata” lì… quasi una banalità, una cosa scontata, come direbbe un qualsiasi studente universitario nel corso del suo anno accademico, invece, invece è una sottile strategia del pilota che cerca in una curva difficile la sua via d’uscita. La fatica nel sudarsi il podio negli ultimi anni, le risicate vittorie (tre per la precisione negli ultimi quattro campionati, neppure una all’anno) non sono il meritato epilogo di una carriera. La corsa di Valentino più che in salita oggi parrebbe percorrere una precipitosa quanto pericolosa discesa libera.