XRALLY Day 2: dominato i sudafricani Curtis e Van Niekerk. Bene Ciarpaglini, Caviglia e Fesani.

XRALLY Day 2: dominato i sudafricani Curtis e Van Niekerk. Bene Ciarpaglini, Caviglia e Fesani.

2° Giorno, 1° tappa “North” 165,55 km
Trasferimento 29,95
Settori Selettivi 119,15 (19,50 km*)
Trasferimento 26,10 km

La prima tappa dell’XRally si è sviluppata per 165,55 chilometri a nord di Marrakech in direzione Rabat e Casablanca.
Dei 40 partenti partenti del prologo, 33 piloti, oltre agli iscritti nel raid, hanno preso questa mattina la partenza di questa tappa molto varia, una buona combinazione di terreno montagnoso e roccioso nella prima speciale e settori molti navigati attraverso campi coltivati e piste veloci nella seconda.
Il sudafricano Darryl Curtis, due volte vincitore del Roof of Africa e 22esimo alla Dakar 2012, si è aggiudicato la prima speciale. Secondo il francese Thomas Bourgin, che proviene dal campionato enduro francese, terzo l’italiano Romano Caviglia. Il sudafricano Riaan van Niekerk, 10 volte campione sudafricano offroad e sei volte campione sudafricano enduro, si è aggiudicato la seconda speciale seguito dagli italiani Andrea Fesani e Glauco Ciarpaglini.

Glauco Ciarpaglini, attualmente in testa al trofeo Rally Lite Desert Series, si è detto soddisfatto della tappa, mentre il suo compagno di squadra, Andrea Mancini, non ha preso il via questa mattina per un problema alla moto.

Primo degli spagnoli Ignacio Chivite in sella ad una Bultaco Frontera del 1978, mentre ha faticato un po’ il francese Loic Minaudier, campione francese d’enduro 2011, vincitore del prologo che oggi ha aperto la pista.

Romano Caviglia: “una bella speciale, molto veloce e navigata. La difficoltà più grande oggi è stato il caldo, nella valle prima della seconda speciale il termometro ha registrato 49 gradi. Mi dispiace perché abbiamo perso tempo prima del settore di navigazione e siamo arrivati un po’ in ritardo alla speciale”.

Ignacio Chivite: “siamo qui per testare la moto e sono contento perché funziona bene. Certo essendo un prototipo c’è molto lavoro da fare, ma siamo qui per questo. La nostra è una passione , un sogno, una sfida. La Bultaco è stata la mia prima moto quando avevo 16 anni, con questo modello, un Frontera 370, ho corso nell’enduro e nel motocross in Spagna, così è bello per me prepararmi per le grandi maratone africane su questa moto. La Bultaco, fabbrica della mia città, Barcellona, ha sempre guardato alle corse come veicolo per la produzione”.

Loic Minaudier: “Mi è costato molto fare da apripista. Venendo dal mondo dell’Enduro, sto imparando la navigazione e per questo sono iscritto al Rally Lite Desert Series. Sono comunque contento perché sto facendo esperienza”.

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