XRALLY Giorno3: Pavan e Minaudier si aggiudicano le due special

XRALLY Giorno3: Pavan e Minaudier si aggiudicano le due special

3° giorno 2° tappa “Tahannaout” 197,55 km
La seconda tappa dell’XRally Marrakech si è sviluppata per 197,55 chilometri, costeggiando i monti Atlas. La giornata prevedeva due prove speciali molto spettacolari attraverso paesaggi montagnosi con attraversamenti di fiumi, tratti molto navigati che necessitavano concentrazione e precisione nell’interpretazione del road book.
Oggi la temperatura è scesa e i piloti hanno sfruttato al meglio la giornata.
Una caduta non ha permesso a Ignacio Chivite di terminare la seconda speciale in sella alla sua Bultaco. Il pilota spagnolo è stato portato nella clinica internazionale di Marrakech per ulteriori accertamenti.
Il podio virtuale della prima prova speciale è stato tutto italiano con Mirko Pavan, primo, Stefano Pelloni, secondo e Angelo Pedemonte, terzo.
Il francese Loic Minaudier si è aggiudicato la seconda speciale davanti all’italiano Glauco Ciarpaglini e allo spagnolo Antonio Valero Ramos.

Glauco Ciarpaglini #1: “La prima speciale era veloce con due o tre punti di vera navigazione e bisognava essere molto precisi. Questa ho perso un po’di tempo intorno a un villaggio ma sono riuscito a recuperare nella seconda speciale, veloce ma navigata”.

Angelo Pedemonte #9: “E’ stata proprio una bella giornata e sono contento perché abbiamo fatto una navigazione quasi perfetta. Ci siamo persi nell’attraversamento di un oued perché abbiamo avuto un problema con il GPS. Alcuni tratti erano molto veloci ma abbiamo preferito non prendere rischi. Io e Pelloni siamo usciti tra i primi dalla prima speciale e nella seconda ci siamo uniti a Curtis e Ciarpaglini e abbiamo fatto un buon risultato”.

Darrel Curtis 38: “è stata una buona giornata. Questa mattina sono partito terzo e ero in testa nella prima speciale quando ho perso del tempo a 3 km dalla fine della speciale. Nella seconda speciale le tante tracce di moto e quad che girano qua nel fine settimana hanno complicato molto la navigazione. Ho aperto la strada e tanti mi hanno seguito”.
Christophe Conreau34: “la prima speciale, che si sviluppava su un piccolo sentiero di montagna, era più tipo enduro, mentre la seconda parte era molto bella, veloce e con molti cambi di direzione. Purtroppo sono lontano dalla testa della classifica, così la concentrazione non è la stessa di quando lotti per una bella posizione”.

Christophe Conreau34: “la prima speciale, che si sviluppava su un piccolo sentiero di montagna, era più tipo enduro, mentre la seconda parte era molto bella, veloce e con molti cambi di direzione. Purtroppo sono lontano dalla testa della classifica, così la concentrazione non è la stessa di quando lotti per una bella posizione”.

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