Bimota perde Massimo Tamburini

Bimota perde Massimo Tamburini

Il motociclismo perde un pezzo della propria storia Massimo Tamburini aveva 71 anni, era nato a Rimini il 28 novembre 1943. A lui si devono le motociclette italiane più belle. Designer e progettista ma soprattutto un grande appassionato di moto. A lui si deve la fondazione della Bimota che per ricordarlo ha diffuso un commovente messaggio .

Ciao Massimo, semplicemente “ciao”.
Ci sarebbero tante parole da dire ma per fortuna ci sono tutti i regali che ci hai lasciato a ricordarci che persona fantastica sei stata.
Tutti noi di Bimota riconosciamo a te il genio, l’eccellenza, la ricerca della perfezione sin nel più piccolo dettaglio, l’essere un faro illuminante per generazioni di motociclisti.

In questo ‘gioco’ che chiamiamo vita, in qualche modo tu continuerai a vivere; ci sarà sempre qualcosa di te nelle moto che usciranno dalle porte di Via Giaccaglia n.38 a Rimini. Questo lo riconoscerai nelle emozioni, nei sogni, nella competitività di ogni bimotista in sella alla sua Bimota, quel capolavoro che a nulla si può comparare.

Hai scritto un pezzo importante nella storia del motociclismo italiano e mondiale e noi vogliamo che tu sappia che porteremo avanti il tuo sogno per continuare ad emozionare, come ogni tuo progetto ha fatto in tutti questi anni.
Domenica prossima saremo in pista ad Aragona, in Spagna, perchè Bimota torna a correre. In fondo eri proprio tu a dire….’nata per correre’!
Un caro saluto a te, Massimo!

Lo staff Bimota.

Massimo Tamburini è stato indiscutibilmente il più grande designer motociclistico del secolo scorso. Nella sua eredità ci sono nomi importanti come Cagiva, Ducati ed MV Agusta. La sua geniale carriera inizia nel 1971 quando sviluppa la sua prima special su base MV Agusta, seguita da altre realizzazioni che lo portarono nel 1975 a fondare la Bimota Meccanica.
Di Massimo Tamburini resta l’eredità non soltanto dell’idea e della progettazione di moto che hanno affascinato il mondo, ma anche grandi successi commerciali e pietre miliari nella storia dell’industria motociclistica. Sua è la Ducati 851, la prima moto italiana a vincere un mondiale Superbike, come anche la Ducati 916, che ha letteralmente dato inizio all’epoca delle moto sportive contemporanee. A lui si deve anche la rinascita della MV Agusta: moto come la F4 e la Brutale.

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